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Disturbi d'ansia

Disturbo-ansia-milano

Che cos'è l'ansia?

Una breve introduzione all'ansia, prima di descrivere sinteticamente i Disturbi d'ansia di cui mi occupo in psicoterapia, nei miei studi di Milano, Saronno e on-line.


L'ansia è l'emozione universale che tutti proviamo in seguito alla percezione di una minaccia (reale o figurata) e rispetto alla quale non ci riteniamo sufficientemente capaci di reagire.


L'ansia è una risposta normale dell'organismo, adattiva e biologicamente determinata.
L'ansia comporta infatti uno stato di attivazione che ci prepara ad affrontare e superare con successo la situazione percepita come pericolosa. Tale stato di attivazione, quindi necessario e
fisiologico, si accompagna ad un insieme di sintomi fisici e psicologici.

 

I principali sintomi fisici dell'ansia sono: tachicardia, fiato corto, sudorazione, tremori, sensazione di oppressione al
torace, nodo alla gola, vertigini, capogiri, sintomi gastrointestinali.
Tra i sintomi psicologici sono presenti: forte apprensione, sensazione di essere tesi, necessità di allontanarsi dalla situazione, sensazione di vuoto mentale.


L'ansia fisiologica diventa patologica quando è eccessiva, ingiustificata o sproporzionata rispetto allo stimolo, perdura nel tempo ed è talmente intensa da interferire con la nostra capacità di fronteggiare la situazione che l'ha generata.


L'ansia patologica può complicare notevolmente la vita di una persona e può configurarsi in un disturbo.

Disturbo di panico

Il Disturbo di panico si caratterizza per la presenza di ricorrenti attacchi di panico, accompagnati dalla persistente paura di poter avere altre crisi di panico.


Gli attacchi di panico sono episodi di improvvisa ed estrema paura, talmente intensi da determinare forti sintomi fisici e cognitivi.
I possibili sintomi sono: tachicardia, fastidio al petto, senso di oppressione, respiro affannoso, sensazione di soffocamento, nausea, sudorazione, tremore, sensazione di irrealtà o confusione mentale, brividi o vampate di calore, formicolii, capogiri.

Altra caratteristica fondamentale è la marcata paura di morire oppure di perdere il controllo/impazzire, durante l'attacco di panico: la persona infatti teme, ad esempio, di avere in quel momento un attacco di cuore, un ictus o di poter mettere in atto comportamenti bizzarri.

È comprensibile come, sperimentando queste sensazioni fisiche unite alla paura di una catastrofe imminente (morire o impazzire), il panico rappresenti per la persona un'esperienza terribile.

È importante però ricordare che l'attacco di panico non è pericoloso e non porta alle conseguenze temute.


È comune dopo aver vissuto il primo attacco di panico, il sopraggiungere della paura di averne di nuovi, chiamata ansia anticipatoria (paura della paura).

Numerosi dati scientifici supportano la psicoterapia cognitivo-comportamentale come trattamento efficace per il Disturbo di Panico.

Agorafobia

L'Agorafobia è l'ansia relativa al trovarsi in luoghi o situazioni dalle quali la persona teme che non sarà in grado di fuggire o di ricevere il necessario aiuto qualora dovessero presentarsi sintomi di panico o altri malesseri psico-fisici.


Le situazioni agorafobiche provocano quasi sempre paura o ansia e sono attivamente evitate oppure sopportate con intenso disagio.


Tipiche situazioni agorafobiche sono: posti affollati (mezzi pubblici, centri commerciali, cinema, ristoranti...), spazi aperti, uscire da soli o stare a casa da soli, guidare o viaggiare in automobile, trovarsi in coda, su un ponte o in galleria.

Disturbo d'ansia generalizzata

La caratteristica principale del Disturbo d’ansia generalizzata è la presenza di uno stato di preoccupazione, continua ed eccessiva, per numerosi eventi e situazioni. Si parla di ansia “generalizzata”  poiché le preoccupazioni si estendono a diversi ambiti di vita (come il lavoro, la salute, la famiglia, il denaro).


La persona con Disturbo d'ansia generalizzata è sempre in allerta e ipotizza eventi negativi o catastrofici di ogni genere.

Ad esempio, può sentire la sirena di un'ambulanza e preoccuparsi per disgrazie che potrebbero capitare ai propri cari; può vivere nel timore di perdere il lavoro senza una giustificata motivazione; può preoccuparsi per circostanze quotidiane (come le responsabilità lavorative, svolgere le faccende domestiche, un amico contrariato durante una discussione, far tardi gli appuntamenti...).


In ogni caso, l'ansia sperimentata è eccessiva rispetto alle reali circostanze e difficile da controllare, i pensieri preoccupanti interferiscono con l'attività che la persona sta svolgendo.


È spesso riferita un' incapacità generale a rilassarsi e uno stato costante di tensione, a cui sono correlati sintomi somatici (tipicamente tremori, tachicardia, nodo alla gola, sudorazione, irritabilità, muscoli tesi, difficoltà di concentrazione, facile faticabilità, sonno disturbato).

Disturbo d'ansia sociale (Fobia sociale)

Nel Disturbo d'ansia sociale la persona sperimenta una condizione di disagio o paura nelle situazioni sociali, dovuta al timore di essere giudicata negativamente.

 

Chi soffre di questo disturbo teme di poter ricevere dagli altri una valutazione negativa per svariati motivi:  perché potrebbe mostrare sintomi d'ansia (tremare, arrossire, balbettare, sudare...), perché potrebbe dire o fare cose imbarazzanti, perché potrebbe apparire goffa, incompetente, impacciata.


Tipicamente le situazioni ansiogene sono quelle che implicano il dover fare qualcosa davanti agli altri: da situazioni in cui è richiesta una prestazione (come parlare in pubblico o sostenere un
esame o un colloquio) a situazioni quotidiane (esprimere la propria opinione in gruppo, mangiare o firmare davanti agli altri, entrare in una sala in cui ci sono persone già sedute, conoscere nuove persone...).


Proprio per la grande paura di fare una “brutta figura”, queste situazioni vengono evitateaffrontate con un marcato malessere e senso di vergogna.


È presente anche ansia anticipatoria: la persona inizia a preoccuparsi molto tempo prima dell'evento da affrontare.

Fobia specifica

Si parla di Fobia specifica quando è presente ansia marcata e sproporzionata nei confronti di uno specifico stimolo, seppur la persona riconosca la sua paura come eccessiva rispetto all'elemento che la genera.


Tipicamente, possono essere oggetto di una fobia specifica: animali, ambienti o situazioni naturali (acqua, altezze, temporali), sangue, iniezioni, situazioni come trovarsi in spazi chiusi, volare, guidare, oppure oggetti.

Anche stimoli insoliti o particolari possono diventare stimoli fobici (ad esempio: un colore o un certo alimento).


La persona prova ansia sia quando è vicina allo stimolo, sia prevedendo la situazione temuta.


Anche in questo caso si strutturano solitamente condotte di evitamento.

Dott.ssa Liana Ricci 

Psicologa Clinica - Psicoterapeuta

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